C’è chi è convinto che il Ministero Dell’Originalità abbia ragione: è possibile anzi raccomandabile imparare una lingua straniera tassativamente senza l’uso della traduzione. Tuttavia, questa direttiva preclude allo studente adulto uno dei traguardi più importanti a cui puntare: la padronanza della lingua di arrivo. Sebbene è vero che non si possa ridurre una lingua ad un insieme di elementi da tradurre, vale la pena chiedersi perché non trasferire ciò che già sappiamo- le cosiddette conoscenze pregresse- per imparare qualcosa di nuovo. Infatti, molti aspetti di una lingua possono essere direttamente trasferiti ad una seconda lingua e poi ad una terza, una quarta e via così. Sorvolare su questi aspetti è addirittura controproducente perché rallenta la velocità di apprendimento. Un italiano che impara l’inglese difficilmente potrà ignorare il fatto che una parola come insidious è molto simile nella forma ed equivalente nel significato al corrispettivo italiano insidioso. Non ha senso fingere che la propria competenza linguistica non sia trasferibile in questo caso. Certo è vero che parole affini come queste non sono comuni a tutte le lingue e possono anche essere motivo di malintesi nel caso dei cosiddetti falsi amici. Basti pensare all’aggettivo inglese actual che non significa attuale bensì effettivo.
Sebbene questa operazione di trasferimento di conoscenze non funzioni sempre e tra tutte le lingue specie quando si tratta del lessico, può essere invero molto utile per comprendere meccanismi sintattici e strutture grammaticali della lingua di arrivo poiché ci aiuta a riconoscere e sfruttare degli schemi già noti.
Questi tre miti possono condizionare negativamente la percezione che uno studente ha di sé e delle proprie abilità di apprendimento. Il risultato? Autoconvinciemento del fatto che non sono portato per le lingue, frustrazione e conseguente rinuncia ad ogni velleità linguistica. La scienza cognitiva, che si occupa di questi falsi miti, offre idee e spunti estremamente rilevanti per chiunque ambisca ad affrontare con successo lo studio di una lingua straniera.