Emozioni e sentimenti: una differenza fondamentale

Nel linguaggio quotidiano, ma a volte anche in quello specialistico, emozioni e sentimenti sono usati come due sinonimi perfettamente sovrapponibili. Non è così. 

Tornando alla metafora proposta dal Dott. Watkins, abbiamo visto come la fisiologia sia l’insieme delle singole note musicali generate dai diversi sistemi e organi del corpo umano sotto forma di una molteplicità di impulsi elettrici, elettromagnetici e biochimici. Se l’integrazione di tutte queste singole note a formare una melodia è ciò che possiamo definire emozioni- e-motion o energia in movimento- i sentimenti ne sono l’osservazione. In altre parole, i sentimenti sarebbero la consapevolezza e il riconoscimento a livello cognitivo della melodia che il nostro corpo suona senza sosta. 

Il corpo umano è un po’ come una grande orchestra i cui musicisti- i vari organi e sistemi- suonano ininterrottamente spesso senza che ne siamo completamente consapevoli.  

Quando ne diventiamo consapevoli, siamo in grado di percepire le emozioni che diventano quindi il collegamento tra biologia e comportamento. 

Ma perché è così importante distinguere tra emozioni e sentimenti? Potrebbe sembrare una mera questione di semantica, ma comprendere questa differenza ci permette di sciogliere dubbi e pregiudizi su come realmente funzioniamo. Parlando di autocontrollo emotivo, potremmo essere portati a pensare che sia la capacità di controllare il linguaggio del corpo e di mascherare abilmente ogni manifestazione emotiva di fronte ad una situazione minacciosa o stressante.

Immaginate ad esempio di vivere un’esperienza in cui vi sentite minacciati senza che necessariamente la vostra incolumità fisica sia a rischio- l’essere duramente ripresi in pubblico dal vostro capo o venire trattati in modo umiliante da qualcuno- e, ipotizzando che siate dotati di una grande capacità di controllo, la vostra reazione più plausibile sarà quella di mantenere la calma senza lasciar trasparire nulla di tutto ciò che si sta scatenando sotto la superficie. Il problema è che se questa prova di autocontrollo è solo di facciata e non è sostenuta da uno stato fisiologico equilibrato, a lungo andare la vostra salute ne risente perché ciò che non si vede-il cortisolo che il corpo sta generando- compromette la funzione immunitaria e non solo. Quindi posso anche nascondere ciò che sto provando ed ingannare me stesso fingendo che vada tutto bene, ma non è così.

In realtà, l’autentico controllo emotivo si manifesta quando impariamo a cambiare il nostro stato fisiologico trasformando un brusio cacofonico in una melodia armonica. Per fare questo è necessario sapere come dirigere ogni singolo musicista dell’orchestra permettendogli di suonare all’unisono con tutti gli altri. Quando impariamo a controllare il nostro repertorio emotivo, saremo in grado di modificare la nostra stessa fisiologia preservandoci dai rischi delle emozioni tossiche e migliorando considerevolmente il nostro benessere.             

D’altro canto, la differenziazione è la seconda fase determinante ogni percorso di crescita, quindi è fondamentale saper distinguere tra sentimenti ed emozioni, tra diverse emozioni e tra sentimenti e pensieri. Solo così possiamo imparare a gestire le une e gli altri, ad interagire con maggiore consapevolezza con altre persone per costruire relazioni sociali più autentiche e durature e a prendere decisioni più sagge.