La banca dell’energia

Come abbiamo visto, l’intelligenza fisica è la base su cui poggia tutto il resto: maturità emotiva, perspicacia, creatività, chiarezza di pensiero e ed efficacia nell’azione. Intelligenza fisica è consapevolezza della propria condizione fisiologica- è coerente o caotica?- e capacità di gestire al meglio le proprie riserve di energia. 

La coerenza fisiologica di cui parla il Dott. Watkins è una condizione di equilibrio dinamico in cui il sistema-corpo risponde all’ambiente esterno con la giusta dose di variabilità e flessibilità. Il corpo raggiunge questo stato coerente quando la variabilità del battito cardiaco è regolare, il che vuol dire che due battiti consecutivi sono tra loro simili in termini di durata e frequenza.  

A generare uno stato fisiologico coerente concorrono il respiro e la banca dell’energia. Quest’ultima è uno strumento semplice ma efficace che, come un estratto conto, fotografa entrate e uscite e aiuta a renderci conto di dove stiamo impiegando le nostre energie.

Due colonne, depositi e prelievi, tengono traccia di tutto ciò che apporta e sottrae energia. (fig. sotto)

Riportando nella rispettiva colonna eventi, persone, e situazioni che accrescono o sottraggono energie, tracciamo un bilancio del nostro livello di vitalità in un dato momento. 

Dopo aver stilato una lista di entrare e uscite, l’obiettivo è quello di identificare i tre fattori principali che contribuiscono all’accumulo e alla perdita di energia e pensare per ciascuno di essi un’azione concreta per massimizzarne o ridurne l’impatto. Prendetevi del tempo per riflettere sul quadro che emerge. Quando si tratta di migliorare la gestione della propria energia, che lezioni è possibile trarre da questa lista? Osservando le persone, i luoghi e le situazioni che avete riportato nelle due colonne nel corso del tempo, potete individuare degli elementi ricorrenti che apportano energia e vitalità? C’è un denominatore comune tra tutte le esperienze e situazioni che contribuiscono ad accrescere o drenare la vostra energia? 

Qualcuno, ad esempio, potrebbe scoprire di avere la tendenza ad indugiare nel passato, nelle opportunità mancate, negli errori commessi e di preoccuparsi di come avrebbe potuto agire diversamente sprecando inutilmente energie preziose che invece potrebbero essere investite nel tempo presente. Del resto, c’è solo un tempo che conta davvero e questo tempo è il presente. C’è poi da stare in guardia contro le inclinazioni all’autocritica e al giudizio negativo di sé che, come ipoteche, gravano pesantemente sulla nostra vitalità.  

D’altro canto, ciascuno di noi può diventare, a titolo gratuito, creditore di energia  per qualcun altro. Tutte quelle volte in cui donate un sorriso, rispondete con un ringraziamento o prestate aiuto a chi ne ha bisogno, state trasferendo energia nel conto di qualcun altro con un semplice gesto di gentiliezza o una parola di incoraggiamento. 

L’utilità di questo esercizio emerge con forza quando ci rendiamo conto che mettere per iscritto un ricordo ha lo stesso effetto sulle nostre riserve energetiche che l’interesse composto genera su un investimento: il beneficio che otteniamo rivivendo un episodio positivo che ci ha coinvolti ed entusiasmati cresce in misura esponenziale.