La coerenza è la chiave dell’eccellenza

Abbiamo visto come eccellere in qualcosa non dipenda tanto dal nostro essere rilassati né tantomeno da quanto siamo motivati bensì dalla capacità di collocarsi e di restare nel quadrante sinistro della griglia della prestazione.

È in questo spazio dove sperimentiamo quello speciale allineamento di pensiero e azione che rende possibili i risultati più sorprendenti, le imprese più straordinarie, le prestazioni più brillanti. È quella condizione che spesso si sente definire state of flow dove pensieri e movimenti avvengono apparentemente senza sforzo e scorrono veloci e indisturbati come se immersi nella corrente di un fiume. Uno stato del genere, dove avvengono grandi cose, è spesso descritto da chi lo sperimenta come elusivo, difficile da raggiungere e da conservare almeno finché non ne conosciamo il meccanismo che ne sta alla base: la coerenza. 

Un sistema- un organismo vivente, un edificio, un’azienda, ecc.- è coerente quando manifesta un livello di variabilità stabile e prevedibile nel tempo che gli permette di essere in equilibrio dinamico. Se un sistema è troppo variabile, rischia di essere in totale balia di fattori esterni che ne compromettono la capacità di mantenere la rotta e finisce per trovarsi travolto dagli eventi. Viceversa, un sistema scarsamente variabile si presenta rigido, statico e quindi incapace di adattarsi e rispondere prontamente al mutare delle condizioni esterne. 

Partendo dunque dalla fisiologia, che abbiamo visto essere alla base di tutto, raggiungo la coerenza fisiologica quando A) sono consapevole del flusso incessante di dati che circola H 24 nel mio corpo e B) sono in grado di mantenere un livello di variabilità stabile e costante nel tempo. Questi due fattori sono fondamentali perché da essi dipende tutto ciò che ci aiuta a dare il meglio di noi compresa la capacità di recuperare energie, di pensare in modo chiaro e produttivo e di agire con rapidità ed efficacia. Una chiara indicazione dello stato di salute di un sistema è dunque la coerenza fisiologica resa possibile primariamente dal cuore che, essendo l’organo più potente del corpo umano, è in grado di sincronizzare tutti gli altri sistemi fisiologici finché non si arrivi ad uno stato di equilibrio armonico.

Se la fisiologia è alla base, la coerenza fisiologica è il presupposto di qualsiasi prestazione degna di nota che si tratti di sport, musica, risultati scolastici o di fatturato. Come la fisiologia influenza le emozioni, così un determinato livello di coerenza fisiologica facilita la coerenza emotiva. “Per usare una metafora musicale, si potrebbe dire che la fisiologia è una sequenza continua di note musicali che il corpo umano suona ininterrottamente H 24 e che si compone di segnali elettrici, elettromagnetici, chimici e di onde sonore e termiche. L’emozione è l’integrazione di tutte queste singole note a formare una melodia. I sentimenti sono l’elaborazione cognitiva della musica che il nostro corpo suona in un dato momento. I problemi iniziano quando non ascoltiamo la musica del nostro corpo o ci rifiutiamo di riconoscere che sta suonando o quando ne interpretiamo male le note e pensiamo di ascoltare Mozart quando invece siamo sintonizzati su una stazione di thrash Metal.” (Coherence, Dr. Alan Watkins). 

Quando impariamo a riconoscere ed interpretare questa melodia, siamo in grado di accedere alla giusta dose e tipologia di variabilità emotiva. Imparando a convogliare le emozioni in modo da saperle usare costruttivamente anziché sopprimerle o ignorarle, sviluppiamo maggiore flessibilità emotiva e maturità intellettiva. Inoltre, la coerenza emotiva accresce le nostre riserve di energia e di conseguenza il nostro benessere psico-fisico. 

L’effetto cumulativo di coerenza fisiologica ed emotiva da un lato giova grandemente ai nostri livelli di salute e felicità, dall’altro facilita la coerenza cognitiva prevenendo il fenomeno dello spegnimento del cervello (brain shut-down): a questo punto siamo in grado di pensare in modo più chiaro ed acuto e di applicare rapidamente la strategia risolutiva più adeguata al problema in questione. Così diventiamo più creativi, innovativi e capaci di dare il meglio di noi ogni singolo giorno.