Moduli di ricerca Google personalizzati parte II

Ripartiamo dalla fine dell’articolo precedente rivedendo brevemente come leggere e comprendere questo frammento di file HTML per arrivare ad adattarlo al nostro scopo: creare una maschera di ricerca personalizzata.

Le parole in giallo (option, form, input, ) sono elementi o tag HTML: rappresentano le componenti costitutive di un file HTML e sono facilmente identificabili perché racchiusi in uno spazio delimitato da questi due simboli <>…………</>.

Tutto ciò che è contenuto all’interno di questo segmento è un elemento HTML.

Un elemento può essere accompagnato da uno o più attributi- le parole in bianco tipo value, selected value, type– che ne definiscono proprietà aggiuntive.

Un attributo HTML specifica qualità o caratteristiche di un elemento assegnando ad esso un valore racchiuso tra virgolette (la stringa in verde).

<option value=”inurl:dict OR inurl:gloss OR inurl:glos OR inurl:dic”>

abbreviations for “glossary” in URL</option>

In questo caso value è l’attributo dell’elemento option il cui valore è “inurl:dict OR inurl:gloss OR inurl:glos OR inurl:dic”.

Il testo racchiuso tra il tag di apertura <option value…….> e il tag di chiusura </option> è il campo descrittivo che appare nel browser: abbreviations for “glossary”, come mostra l’immagine a seguire.

Con questa riga di HTML chiediamo a Google di individuare tutte le pagine web il cui URL- uniform resource locator- contenga la parola che andremo ad inserire nel campo di ricerca associata ad almeno una delle seguenti sequenze di lettere: dict, gloss, glos, dic, che, come si può intuire, sono abbreviazioni di dictionary e glossary.

Perché almeno una e non tutte? Perché usando l’operatore sintattico OR, la ricerca è soddisfatta nel momento in cui almeno una delle condizioni è vera.  

Proviamo a lanciare una ricerca selezionando dal menù a tendina la voce abbreviations for “glossary” in URL.

Ecco come Google interpreta questa ricerca che, tradotta in linguaggio corrente, suona così: intercetto tutte le pagine web il cui URL includa la parola axiology e almeno una delle seguenti abbreviazioni: dict, gloss, glos, dic.


Usando l’elemento sintattico inurl, chiediamo a Google di limitare la ricerca delle parole chiave allo url escludendo altre parti della pagina web.

Ora sappiamo da dove partire per modificare il contenuto della nostra ricerca.

Vi guido nuovamente nella preconfigurazione del file affinché lo possiate modificare a vostro piacimento. (Troverete il file sorgente alla fine dell’articolo precedente). 

  1. Copiate ed incollate questo segmento di codice in un editor di testo tipo Blocco Note in ambiente Windows o TextEdit in ambiente Mac. (Vedi immagine sotto).
  2. Qui è dove avviene la magia.

    Partendo dalla riga di codice vista in precedenza
    <option value=”inurl:dict OR inurl:gloss OR inurl:glos OR inurl:dic”> abbreviations for “glossary” in URL</option>
    sostituite le sequenze di lettere dict, gloss, glos, dic con le vostre parole chiave.

    Ai fini della nostra ricerca di carattere commerciale le parole chiave che andremo ad inserire rappresentano le categorie merceologiche di riferimento.

    Torno a mettermi nei panni di un venditore incaricato di sviluppare nuovi canali commerciali in Spagna per conto di un’azienda italiana produttrice di attrezzature per la ristorazione professionale.

    Modifico il frammento di codice precedente come segue:

    <option value=”inurl:hosteleria inurl:maquinaria inurl:profesional inurl:cocina site:es”></option>

    Quelle che ho inserito sono solo alcune delle possibili parole chiave che mi aiutano a delimitare la ricerca che andrò ad effettuare. 

    Ho inserito anche l’operatore sintattico site: con il valore es per delimitare la ricerca al dominio internet spagnolo.

    Per essere coerenti con il contenuto, dovremmo cambiare anche la forma di ciò che appare nel nostro modulo di ricerca.

    Per fare ciò, dobbiamo intervenire nel testo racchiuso tra l’elemento di apertura <option value=”inurl:dict OR inurl:gloss OR inurl:glos OR inurl:dic”>
    e quello di chiusura </option>
    sostituendone il contenuto- abbreviations for “glossary” in URL- con una descrizione che ci aiuti a capire il funzionamento del filtro, ad esempio target word in URL.

  3. Salvate il file con estensione .html (Salva con nome =>
    Nome file: nominate il file a vostro piacimento. L’importante è che l’estensione sia .html;
    Salva come: “tutti i file”


  4. Aprite il file con Chrome o Firefox cliccando con il tasto destro sul file appena salvato.

5.  A questo punto potete iniziare ad utilizzare l’interfaccia di ricerca.



Provate a dare un’occhiata ai risultati sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo. 

Che cosa notate? Sono in linea con ciò che state cercando? Se sì, potete iniziare a stilare una lista di prospect che poi andrete a qualificare ulteriormente.

In questo articolo mi sono limitato a modificare solo un frammento del codice HTML. Ora che sapete come fare, lascio alla vostra inventiva le infinite possibilità combinatorie insite in questo strumento affinché le usiate per affinare le vostre ricerche.

Buon divertimento!