The BREATHE skill: la potenza del respiro.

Quali aspetti della respirazione sono davvero rilevanti ai fini di quella variabilità cardiaca che sarebbe il presupposto di qualsiasi prestazione di qualità costante nel tempo?

Sebbene quella di controllare consapevolmente la respirazione non sia una pratica nuova- da tempo, infatti, diverse discipline insistono sull’importanza di imparare a gestire il proprio respiro proponendo tecniche tra le più disparate-, sono tre gli aspetti che contribuiscono fondamentalmente a generare uno stato di coerenza cardiaca e di conseguenza fisiologica: la ritmicità, la regolarità e l’ubicazione del respiro.  

Per ritmicità s’intende un rapporto costante tra inspirazione ed espirazione. Che scelga di inspirare per 4 secondi e di espirare per 5 secondi o viceversa non è importante. Dopo aver stabilito il ritmo con cui mi sento a mio agio, ciò che conta davvero è mantenerlo nel tempo. Per visualizzare l’efficacia del ritmo, basti pensare ad una squadra di canottaggio in cui la forza fisica di ogni singolo componente è vana se non incanalata verso uno sforzo sincronizzato.

La seconda qualità della respirazione che incide sulla variabilità del battito cardiaco è la regolarità. Quando respiro in modo regolare, lascio entrare ed uscire una quantità fissa di aria ogni secondo in un flusso circolare e costante. Se il mio respiro è ritmico ma manca di regolarità, è un po’ come se stessi suonando uno staccato in cui due o più note vengono eseguite separatamente interrompendo il flusso d’aria, il che non aiuta.  

L’ubicazione del respiro o meglio il luogo a cui rivolgo l’attenzione mentre respiro è il terzo pilastro che sostiene la coerenza cardiaca. Se ricordate, l’acronimo BREATHE sta per breathe rhythmically, evenly and through the heart, il che vuol dire convogliare il respiro al centro del petto e lasciare che si espanda nella cavità toracica proprio a partire dal cuore. 

Ma perché attraverso il cuore? Per tre ragioni fondamentali:

  1. il cuore è la principale e più potente stazione energetica del nostro corpo, capace di generare più energia di qualsiasi altro organo o sistema.
  2. quando la respirazione si fa irregolare e la mente si offusca, rivolgere la concentrazione altrove all’interno del corpo aiuta a riprendere il controllo della propria fisiologia imbizzarrita e ad interrompere quel circolo vizioso in cui fattori esterni al di fuori del nostro controllo scombussolano la nostra condizione fisiologica, emotiva e mentale che, a sua volta, tende a peggiorare le cose.
  3. quando ci concentriamo sul cuore, siamo più inclini ad entrare in uno stato emotivo positivo perché là è dove sperimentiamo gran parte delle nostre emozioni positive. Non è un caso che si dica “ti amo con tutto il cuore” e non “ti amo con tutta la corteccia prefrontale”. Quindi spostare l’attenzione al centro del petto ci aiuta ad attivare uno stato emotivo positivo che, a sua volta, ci porta nel quadrante sinistro della griglia della prestazione. 

Questa figura mostra come una respirazione ritmica, regolare e attraverso il cuore ci aiuti a collocarci al centro del quadrante gettando le basi su cui poggia tutto il resto: salute, felicità, abilità cognitive, prestazioni eccellenti, successo e infine autorevolezza. In definitiva, se la respirazione è l’innesco, le emozioni sono il combustibile che produce energia positiva, che è ciò che ci rendi attraenti. 

Respirando ritmicamente e regolarmente, generiamo un segnale cardiaco coerente che sincronizza l’intero sistema e stabilizza la fisiologia. Questo ci permette di mantenere la calma in situazioni particolarmente stressanti, previene il cosiddetto spegnimento del cervello- esperienza frequente quando siamo sotto pressione-, ci aiuta a pensare con maggiore chiarezza e ad essere più perspicaci. Inoltre, ci rende capaci di modificare il nostro stato emotivo e, particolarmente importante per la gestione dell’energia, una respirazione coerente ne preserva in modo efficace le nostre preziose riserve.

Imparando a controllare il respiro in questo modo, non siamo più in balia della nostra fisiologia me ne siamo al comando. Ciò significa che niente e nessuno può interferire con la nostra abilità di pensare e agire con acume e creatività qualsiasi sia la situazione in cui ci troviamo.