Unlock your way to effective learning

Perché ha senso investire tempo e risorse per dotarsi di strumenti e strategie di apprendimento efficace? 

Partiamo dalla felicità. Arrivare a padroneggiare competenze specifiche- che si tratti di una lingua, di un’abilità tecnica o di uno strumento musicale- in poco tempo non è cosa facile. Ma vi siete mai accorti da dove derivano alcuni dei momenti di più profonda felicità? Per quanto mi riguarda, non derivano dalla scelta di limitarsi a fare quelle cose che ci vengono bene, vuoi per talento vuoi per passione. Provengono invece dalla consapevolezza del proprio potenziale e dal superamento delle proprie credenze autolimitanti. Che si tratti di realizzare la propria visione, di affrontare una sfida o soddisfare una curiosità bruciante, saper apprendere velocemente e con efficacia è la via che porta alla soddisfazione personale e a maggiore sicurezza di sé.

Vediamo le ragioni economiche. Per dirla con le parole di Tyler Cowen “average is over”: sono finiti i tempi in cui basta essere nella media. A causa di tutti i cambiamenti radicali che stanno trasformando l’economia attuale (esternalizzazione, automazione, informatizzazione, ecc), il divario tra esperti e inesperti si sta allargando. Il fenomeno è detto polarizzazione delle competenze e da esso dipende il crescente divario reddituale che caratterizza l’economia mondiale. Con la progressiva scomparsa di tutta una serie di professioni a qualifica media, conseguire un’istruzione di base o superiore e lavorare sodo non bastano più per affermarsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo. 

Per questo motivo, disporre nel proprio bagaglio di strumenti per apprendere velocemente e con profitto competenze preziose di cui c’è forte domanda significa poter competere con serenità in questa nuova realtà. Se non abbiamo la facoltà di scegliere le variabili economiche e di modificare il contesto in cui viviamo, possiamo imparare ad adattare l’ambiente a noi stessi trasformando le nostre passioni in competenze professionali.   

Arrivare a parlare correntemente una lingua in 3 mesi: “Cavolate!” è la reazione istintiva e condita da un pizzico di invidia da parte chi, come me, ha faticato anni per imparare 2 o 3 lingue. Eppure un irlandese dal sorriso bonario dimostra che è possibile padroneggiare una lingua in soli 3 mesi. Ingegnere informatico di formazione, Benny Lewis ha fatto del motto “fluent in 3 months” la sua filosofia di vita e la sua sfida più grande. 

Iniziate ad usare la lingua dal primissimo giorno; non abbiate paura di parlare a degli stranieri (in fin dei conti non ci sono estranei, ma solo amici che non abbiamo ancora incontrato, per dirla con le parole di William Butler Yeats.); aiutatevi con un frasario per iniziare; rimandate ad un secondo momento lo studio della grammatica. Questi sono solo alcuni dei consigli di Benny. Al di là dei metodi che propone, sorprendono l’audacia con cui si lancia in ogni conversazione e la portata apparentemente impossibile delle sfide che si pone di volta in volta. Benny non nasce con il gene delle lingue, anzi era abbastanza negato, lo ammette lui stesso: bocciatura all’esame di gaelico (lingua curricolare prevista nel sistema scolastico irlandese), la totale incapacità di cavarsela in una semplice conversazione in tedesco nonostante i diversi anni di studio, ecc. Oggi parla correntemente svariate lingue tra cui tedesco, francese, ceco, italiano, spagnolo e portoghese solo per citarne alcune. Benny non si è limitato ad acquisire una competenza di livello intermedio, bensì ha deciso di mettere alla prova se stesso e il proprio metodo arrivando a conseguire certificazioni di livello avanzato in diverse lingue. 

Dopo aver sgomberato il campo dal preconcetto per il quale il quale la mancanza di talento per una certa disciplina equivale ad un autocondanna di inettitudine, vi lascio con qualche spunto di riflessione: se foste in grado di intraprendere un progetto per acquisire velocemente delle competenze che vi permettano di dare una svolta alla vostra carriera o progredire nel vostro lavoro attuale? Se foste in grado di simulare un percorso universitario e ottenere una laurea pur lavorando a tempo pieno o di acquisire padronanza nel fare qualcosa che ora vi sembra impossibile? 

Non vi propongo una formula magica. Vi indico una via costellata di fatica e frustrazione che vi porterà a confrontarvi con i vostri limiti, ma che alla fine, spero, vi permetterà di dire: “ne è valsa la pena!”.